Per info sui corsi scrivi a info@associazioneaslan.it o chiama il: 375 5300566

MICHELA ROMANO, DOCENTE IN ASLAN. LA PIÙ GRANDE ESPERTA ITALIANA DI TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI

MICHELA ROMANO, DOCENTE IN ASLAN. LA PIÙ GRANDE ESPERTA ITALIANA DI TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI

MICHELA ROMANO, DOCENTE IN ASLAN. LA PIÙ GRANDE ESPERTA ITALIANA DI TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI

Per averla tra i DOCENTI ASLAN siamo andati direttamente nell’Alto Vicentino, in Veneto, dove lavora con una passione straordinaria. Il suo contributo nell’ambito degli Interventi Assistiti con Animali è davvero molto grande, tanto da essere considerata la migliore nel campo delle Terapie Assistite con Animali. Conosciamo più da vicino la Dott.ssa Michela Romano, psicologa e psicoterapeuta.

 


“Michela, in Italia sei considerata la numero 1 nelle TAA. Anticipa ai futuri allievi cosa impareranno con te nel corso base per Responsabile/Referente di Intervento per TAA/EAA e nel Corso Avanzato”.

Intanto grazie per questa definizione! Condividerò con i corsisti la mia esperienza professionale attraverso casi concreti: affronteremo il tema e le strategie da utilizzre per lavorare con gli autistici, i lavori da proporre nelle case di riposo o nei centri diurni per risvegliare o contattare nei pazienti capacità dimenticate, entreremo nelle scuole dell’infanzia, nidi e primarie per individuare modalità utili alla scuola affinchè gli IAA diventino supporto per i loro programmi didattici. Tutto questo supportato da videomodelling: non solo parole, non solo slide ma soprattutto video attraverso cui i corsisti potranno immedesimarsi ora nel paziente, ora nel referente e fare proprie le strategie per implementare progetti di TAA/EAA efficaci.

 

“Spesso quando si parla di “Pet Therapy” la prima figura che viene in mente è chi lavora con il cane. Foto e video sul web comunicano questo luogo comune. Invece dietro c’è molto di più. Un responsabile di progetto, un referente di intervento. Quanto sono importanti queste figure professionali nell’equipe?”

Sono figure cruciali. Le loro intuizioni, la loro capacità di costruire il giusto setting e il giusto progetto, il loro guidare e interagire con il coadiuore dell’animale, muoversi con e attorno al paziente, creare quell’armonia affinchè tra paziente e animale succedano cose importanti, il loro trasformare questa interazione in qualcosa che è “buona” per gli obiettivi del paziente, queste cose le fanno i referenti. Gli animali sono splendidi, educati, capaci, i coadiutori preparatissimi e attentissimi, ma la capacità terapeutica trasformativa, riabilitativa, educativa è e sarà del Responsabile di Progetto e, soprattutto, del Referente di intervento. Agli Animali, come dico sempre, facciamo fare gli Animali!

 

“Hai una grandissima esperienza nell’ambito. Quali sono i progetti più importanti a cui hai lavorato?”

Sono felicissima di comunicarvi che è in uscita un volume, scritto a più mani, edito dalla Erikson che fa parte della Collana sulla pet therapy: si tratta di un lavoro fatto con l’equipe dell’ULSS 7 Pedemontana, uno dei pochi centri dell’ULSS (ASL) che in modo specifico si occupa di IAA. In questo volume raccontiamo del nostro progetto di TAA “ARGO” per ragazze con Disturbi del Comportamento Alimentare. Il testo, oltre a portare in modo integrale il progetto, offre uno spaccato clinico davvero unico. Spiego il significato psicologico di vari passaggi delle ragazze, modalità che è davvero difficile trovare nei testi. Di questo progetto si è interessata anche la rivista Psicologia Contemporanea chiedendoci un articolo e dedicandoci 6 pagine!

Un progetto importante, sempre con l’ULSS 7 Pedemontana, è un lavoro scientifico multicentrico per persone con ritardo mentale inseriti nei Centri Diurni pubblicato dalla rivista AAIDD, American Association on Intellectual and Developmental Disability a Luglio del 2017,

Ho degli splendidi lavori con bambini e persone con autismo dai risultati davvero importanti. Mi viene in mente Luca, un mio paziente che seguo in TAA da 4 anni e che finalmente comincia a leggere e pronunciare moltissime parole e piccole frasi. La cosa straordinaria è che Luca ha 25 anni ed è sempre stato un ragazzo come si dice in gergo NON VERLABE!.

Un altro interessantissimo progetto cui ho preso parte lo scorso anno è quello in Oncoematologia Pediatrica presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza. Anche su quello, stiamo ultimando un testo per la Erikson.

E poi il mio lavoro con i bambini e ragazzini prepsicotici, con disturbi comportamentali, la lista è davvero lunga.

“Qual è la carta vincente per trasformare questa passione in un lavoro?”

Avere le idee chiare su ciò che si vuole fare. Bisogna avere chiari i propri obiettivi a breve, medio e lungo termine. Questi debbono essere ben precisi e raggiungibili. Ci si arma di scaletta di priorità e di strategie per arrivare al nostro obiettivo. Faccio un esempio: se il mio obiettivo è lavorare nelle scuole dovrò chiedermi: “con quale tipo? Nidi? Scuole dell’infanzia? Elementari di primo grado?” Ciò che dobbiamo sapere per la fascia d’età con cui andremo a lavorare sarà molto differente, così come sarà diverso il nostro modo di proporre gli IAA nelle diverse scuole. Sicuramente dobbiamo essere presenti nei Social e anche qui sapere cosa e come proporsi: la capacità di essere immediati e nello stesso tempo capaci di creare relazioni è fondamentale. Si diventa così un punto di riferimento per tantissime persone e famiglie e strutture. E soprattutto essere positivi e capaci di reggere i momenti di empasse.

“Vuoi aggiungere qualcosa da dire ai futuri allievi torinesi?” 

Innamoratevi del vostro lavoro e fatelo con grande tatto e studio. Il nostro lavoro, a contatto con tutto ciò che è natura, ci conduce ad azioni semplici, reali, autentiche; ma dietro quella semplicità ci deve essere una complessità di pensiero, un interesse genuino e accurato per la scienza e per tutto ciò che ruota attorno ai nostri pazienti.

 


Michela, grazie per aver rilasciato questa intervista!

In attesa di averti nel Corso Base per Responsabile di Progetto/Referente di Intervento per TAA/EAA e nel Corso Avanzato, ci auguriamo che le tue parole possano aiutare a capire l’importanza delle figure che nell’équipe si occupano della parte progettuale e prendono in carico l’utente.

Ti aspettiamo in ASLAN a dicembre a Torino!

Antonia Tarantini